Articolo del: 19 Febbraio 2018
Dietro le quinte: Sara Fornì ci racconta del suo lavoro di illustratrice
Dietro le quinte: Sara Fornì ci racconta del suo lavoro di illustratrice
Abbiamo chiesto a Sara Fornì di raccontarci il dietro le quinte del suo lavoro di illustratrice. Per la nostra casa editrice illustratori ed editori hanno pari importanza e ci teniamo a valorizzare il lavoro di entrambi e a collaborare giorno dopo giorno per la perfetta riuscita di ogni libro.
“Siamo felici di comunicarti che abbiamo scelto te per illustrare il nostro prossimo libro.” Cosa hai pensato in quel momento?
Quando Surya mi disse che avrebbero voluto illustrassi io Il regalo della signora B. scritto da Cinzia Milite feci letteralmente i salti di gioia. Non era la prima volta che lavoravo per la Splen, ma ogni volta è sempre appagante e mi regala qualcosa di nuovo. Dicevo, quando seppi di poter realizzare le illustrazioni per questa avventura fantastica, ricordo che lessi il libro almeno 4-5 volte in 2 giorni; volevo aver ben chiari in testa ogni luogo e atmosfera, il volto di ogni singolo personaggio e rendere il tutto nel modo migliore possibile.
Da dove hai iniziato?
Il primo a prendere vita è stato ovviamente Lorenzo, il protagonista della storia. A seguire poi tutti gli altri e per ultima, ma non meno importante (dato che proprio lei da il nome al titolo del libro), la signora B. Enif e Bellatrix sono stati i due personaggi che mi sono sbizzarrita di più a realizzare, ne vado molto fiera, sento di aver dato ad entrambi il giusto volto, la giusta verve.
Cosa vuol dire per te illustrare un libro per ragazzi e cosa ti piace di più?
La parte migliore di illustrare un libro per ragazzi è che mi fa sentire libera di tirar fuori quel che sono e di poterlo trasporre in forme e colori, proprio per questo illustrare Il regalo della signora B. di Cinzia Milite è stato un processo decisamente stimolante e divertente, sebbene sviluppato in tempi molto brevi.
Quando hai capito che questo sarebbe stato il tuo lavoro?
Lavorare come illustratrice è sempre stato il mio sogno sin da bambina; riuscire a raccontare per immagini, tramite le forme e i colori. Si tratta di puro istinto infantile, poiché è ciò che fanno tutti i bambini al mondo ed il segreto è proprio quello: mantener vivo quel “fanciullino” un po’ pascoliano che guarda ancora con occhio curioso e sognante ciò che lo circonda, che si sorprende ancora. Credo di poter affermare che le fondamenta del mio percorso artistico siano proprio queste, la volontà di non smettere mai di sorprendermi ad ogni nuova linea, ad ogni nuova forma o colore.
Cosa preferisci illustrare?
Non mi sono mai preclusa nulla durante questo mio percorso professionale nel mondo dell’editoria, ma la letteratura per bambini e ragazzi è ciò che sento più vicino al mio modo di essere, sia a livello personale che professionale.
Il regalo della signora B è un traguardo importante per la mia carriera come illustratrice e spero che tra le righe e le immagini si possano cogliere l’entusiasmo e l’amore con cui è stato realizzato.”