Articolo del: 16 Luglio 2018
Clara Tumino – Come nasce una copertina realizzata per Splēn edizioni
“Il moto dell’anima. Sembra circoscritta negli spartiti logori e intramontabili e, invece, li travalica giungendo in territori inesplorati e, abbattendo barriere e dimensioni di tempo e di spazio, si rinnova ad ogni concerto, ad ogni tocco, ad ogni anelito verso l’infinito che prova chi ama la musica”.
Come la musica, l’immagine, un’idea visiva in un primo momento conservata nella mente dell’artista e poi fatta opera, rinnova la sua veste ad ogni sguardo, ad ogni interpretazione di quel “moto dell’animo” che caratterizza l’uomo o la donna che sente l’esigenza di dare espressione alla propria identità nello spazio.
Attraverso un segno che vibra, alle masse che giocano a farne la struttura, alla materia che le dà coraggio di esistere, l’illustratore, l’incisore, il pittore, lo scultore indagano le leggi celate nell’immagine mentale per portarle alla luce. L’idea non rimane più solo idea e guadagna la possibilità di andare oltre i confini di tempo e spazio.
Quando ho avuto la fortuna di leggere questo magnifico libro, non ho avuto dubbi nell’accettare la collaborazione per quella che è la cornice che lo accoglie. Quel vorticoso sentire umano espresso nella musica l’ho sentito subito mio, perché lo stesso moto dell’animo guida chi, con passione, dialoga con le immagini. Forte è stata l’impressione di vivere in simbiosi con i
l pensiero intimo dell’autrice, quasi evidente ai miei occhi.
Con tale sentire in corpo, ho raccolto i miei strumenti e i miei linguaggi: le tavole di compensato, le sgorbie, i coltelli, le matite e poi gli inchiostri, i rulli, il torchio di stampa, il foglio. Nel mio operare, ogni idea ha una sua materia specifica: a volte mi servo della forza della pasta pittorica, a volte ho bisogno della semplice eleganza del tratto a matita, a volte ho la necessità di indagare lo spazio del supporto con altro, ovvero con quella disciplina fantasmagorica che è la grafica d’arte e, quindi, l’incisione e stampa d’arte.
Forse, solo chi ha avuto la fortuna di entrare in un laboratorio di grafica può intuire quanto sia magico incidere le lastre di legno o metallo, muovere le proprie mani per modificare il supporto, segnare, incidere e inchiostrare in modo indelebile quello che poi servirà al conseguimento dell’idea, la gioia nel sollevare il foglio uscito dal torchio con l’opera completa.
Spero che, come lo sono state per me le parole scritte dell’autrice, questa illustrazione possa far trasparire il mio amore per le forme, le immagini e la comunicazione visiva.
Clara Tumino, Catania 2018